Elogio alla Vera Pelle
Se potete, perdete 2 minuti… Premetto che non ho scritto io questo elogio alla vera pelle. Chiunque tu sia, ti ringrazio per aver dato voce alle mie sensazioni e ai miei sensi. Per aver descritto un mestiere antico, quello del pellettiere, un mestiere tutto italiano, quello del mio bisnonno, di mio nonno, di mio padre e adesso il mio. Quello degli artigiani veri, che mai cederebbero alla falsità, all’economicità, alla freddezza della plastica.
Un uomo esigente tende la mano. Prima di lui, altri si sono occupati di questa pelle. L’hanno conciata, tinta, apprettata, con svariate tecniche e strumenti. Dopo di lui, saranno ancora più numerosi, anch’essi muniti di attrezzi per la rasatura, la tranciatura, la cucitura. Ma nella vita di questa pelle, resterà il solo ad essersi fatto avanti a mani nude. Per saggiarla meglio.
Armato di tatto, la tira, la distende, la sfiora. Si aspetta da lei qualcosa di indicibile, ma non di impalpabile. Ricordi e rivelazioni. In lui c’è qualcosa dell’enelogo, dell’intenditore. Che cosa desidera? Gustare con le dita. Essere emozionato. Sorpreso. Rassicurato. Meravigliato dalla dolcezza, dalla sericità, dalla morbidezza, dalla pienezza. Egli prende coraggio. Affonda la mano, vi fa correre e giocare le dita. La solleva, la piega, la curva, la copre con la palma, la tende, la tocca con l’altra mano, nuda anch’essa, ingenua e scettica al tempo stesso. Purché non sia senz’anima. Purché sia dotata di buona memoria e sia generosa, ma non troppo cedevole. Che cosa cerca davvero? Un’equilibrio. Morbidezza e agilità. Sottigliezza e rotondità. Naturalezza e raffinatezza. Egli indaga a tentoni e subito capisce. L’esploratore delle pelli l’ha trovata.
La pelle, muta, parla e promette. Una risposta, un incontro, un corpo a corpo del quale si dice che la pelle RESTITUISCE LA CAREZZA. La restituisce sul campo, come farà più tardi, per sempre, quando diverrà un oggetto o un abito, a colui o colei che l’amerà. Ma lui è il primo, decisivo. La carezza che essa restituisce doveva essere lui a darla. La più bella pelle del mondo non può rendere che ciò che ha ricevuto.